Io sono le mie mani

In risposta alle critiche ricevute dopo l’errore in Nazionale, Gigi Buffon ha lasciato un messaggio si Instagram, come ringraziamento a tutti quanti lo hanno sostenuto e votato, per portarlo alla vittoria della 14° edizione del Golden Foot Award 2016 tenutosi a Montecarlo.

Si tratta di un premio internazionale rivolto a giocatori che hanno superato i 28 anni di età, e a contendersi il premio erano giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Edinson Cavani, Frank Lampard, Iker Casillas, Kakà, Thiago Silva e Wayne Rooney.

Gigi è il primo portiere nella storia a ricevere tale premio, lasciando così la sua indelebile impronta delle mani nella Champions Promenade, assieme ad altri fuoriclasse bianconeri come Roberto Baggio nel 2003; Pavel Nedved nel 2004 e Alessandro Del Piero nel 2007.

Ecco allora le sue parole…

 

Alle frasi che ispirano, ai pensieri che elevano, ai silenzi che dicono più di mille parole, io ho sempre preferito le mani.

Le mani che fanno.

Le mani che aiutano.

Le mani che si sporcano.

Con le mani i neonati cercano il seno della madre.

Con le mani i padri allacciano le scarpe ai figli.

Da bambino guardavo le mani dei miei genitori e ricordo il lavoro, la fatica e il sacrificio.

Oggi guardo le mie mani e ci vedo dentro tutti i miei sogni, realizzati e non.

Con le mani si abbraccia chi si ama.

Con le mani ci rialza da terra dopo essere caduti.

Con le mani si scava tra le macerie dopo un terremoto.

Con le mani si chiede aiuto.

Ho visto mani stringersi per la gioia, mani che accolgono, mani che pregano e mani che respingono.

Con queste mani, le mie mani, ho combattuto e sono diventato grande.

Ho vinto e perso.

Ho superato limiti e sfidato l’impossibile.

Ho parato palloni e paure.

Le ho tese nella continua speranza di arrivare dove gli altri si erano arresi.

Ho spinto chi non aveva il coraggio di buttarsi.

Ho cercato di trattenere chi voleva andar via.

Io sono le mie mani.

Quello che lascio qui oggi, non è l’impronta di dieci dita, ma una traccia di quello che sono, di quello che ho fatto e di quello che ancora dovrò fare.

Sono onorato e orgoglioso.

Emozionato e fiero.

Potessi vi abbraccerei tutti, con queste mani, le mie mani“.

 

Ma per concludere un video di una canzone che queste parole mi hanno riportato alla mente…

 

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