mafiosi

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Ennesimo dietrofront di questo governo di buffoni, riguardo al tetto agli stipendi dei manager, ora non vuole non vuole mettere limiti, al contrario di quanto annunciato ad ottobre 2009, per Tvemonti era una legge anticostituzionale.
repubblica.it
Andassero a spiegarlo a chi fatica ad arrivare a fine mese, sta banda di stronzi…
Ma non vi preoccupate, verrà il giorno in cui si festeggierà la loro scomparsa.
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Non vorrei, ritornare sulla questione Englaro, ma è piu forte di me, quando leggo titoli del tipo “Dovevo evitare la morte di Eluana“, mi girano le balle, e per almeno un paio di motivi.
Primo, perchè non c’era motivo di ritornare sulla questione, a meno che di non creare un polverone mediatico, atto a sviare l’opinione pubblica da cose ben piu importanti (Ciancimino non vi dice nulla?)
Secondo. perche se quello stronzo, si fosse degnato di raccogliere l’invito di Beppino Englaro, di andare a fare visita ad Eluana finchè ne aveva la possibilità, probabilmente non direbbe le sue solite cazzate.
Una strumentalizzazione in piena regola insomma.

Associazione Per Eluana
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“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbe meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale,corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”

Lo so a chi state pensando, COMUNISTI e malfidenti!
In realtà si tratta di uno scritto di Elsa Morante risalente al 1945, a proposito di Mussolini…
Ed ecco un video che spiega inequivocabilmente come l’italia abbia un governo fascista, sopratutto l’ultimo punto…


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Un post che mi ha particolarmente colpito su guerrilla radio, del quale riporto alcuni stralci.

Esattamente un anno fa moriva Giuseppe Gatì, un giovane siciliano, orgoglioso d’essere siciliano, onesto e puro. Un giovane che credeva in una Sicilia libera dalla mafia e dalla politica collusa. Credeva e combatteva per una Sicilia laboriosa rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.


Ebbe il suo attimo di fama quando, nel corso della presentazione di un libro del pregiudicato Vittorio Sgarbi, incomprensibilmente eletto sindaco di Salemi,  cittadina siciliana, dichiarò ad alta voce la pura e semplice verità: che Sgarbi, appunto, “è” un pregiudicato, condannato in via definitiva per truffa allo Stato e in primo e secondo grado per aver diffamato il dottor Caselli e l’intero pool antimafia.
Giuseppe, che si era limitato a parlare, a gridare “Viva Caselli! Viva il pool antimafia!” e a mostrare dei volantini che riportavano le sentenze relative a Sgarbi.

Circa un mese dopo, il 31 gennaio 2009, Giuseppe Gatì morì sul lavoro. Venne trovato morto folgorato per aver presumibilmente “camminato su un cavo elettrico scoperto, senza accorgersene”.
Credo che mai un avverbio sia stato più consono del “presumibilmente”.
Ovviamente venne aperta un’inchiesta… dopodiché di Giuseppe si perdono le tracce mediatiche.

Ora viene da chiedersi come mai il suddetto Sgarbi continui ad apparire, a sbraitare e offendere a destra e a manca in tutte le tv italiane, e addirittura su quelle del padrone, viene posto su un trespolo come un pappagallo?
Schifo e vergogna…
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Chissà come mai il Gabibbo non se ne è accorto, o meglio se ne è accorto benissimo ma non dice nulla, in quella merda di tv….
300 milioni di euro, soldi pubblici ovviamente, buttati al vento, da questo governo di ladri corrotti, pregiudicati, e mafiosi.

LA MADDALENA - C’era una volta l’isola che doveva essere e non è più. C’è ora la Maddalena usa e getta. Prima tirata a lucido in abito da festa e poi, dopo il G8 fantasma traslocato all’Aquila, lasciata sola con il suo sogno infranto e i suoi cocci da raccogliere. Trecentotrenta milioni investiti - presi in larga parte dal bilancio e dai contributi per la Regione Sardegna - e neanche un posto di lavoro. A casa, da tre giorni, anche i 23 guardiani maddalenini che sorvegliavano le belle e incompiute cattedrali sul mare. Dove adesso regnano l’abbandono, l’incuria e il degrado. Di chi è la colpa del flop?

Continua a leggere l’articolo.

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Una interessante intervista di Roberto Saviano per Panorama, che merita di essere letta, offre diversi spunti di riflessione.
Eccone alcuni.

Il problema è un altro. Questo governo agisce, e spesso con successo, soprattutto a livello di ordine pubblico. In primo luogo con gli arresti. Potere mostrare i camorristi e i mafiosi arrestati diviene prova dell’efficacia della lotta alla mafia. Ma questo governo non ha approntato strumenti per colpire il punto nevralgico delle organizzazioni criminali: la loro forza economica.

Oppure

E poi i sequestri spesso vengono sbandierati due tre volte nella cronaca, quando invece sono parti di una stessa operazione.
Cioè che cosa accade?
Prima i beni vengono congelati, poi viene fatta la richiesta di sequestro, e alla fine il sequestro viene effettuato. Questi tre passaggi generano tre notizie, facendo spesso sembrare che le azioni contro l’impero economico sono state tre anziché una.

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Dal blog di Piero Ricca, la lettera di un ragazzo Jacopo, di 23 anni.
Ovviamente condivido e riporto.

Io odio coloro che abusano della credulità popolare e delle pubbliche istituzioni.Odio i mafiosi e i frequentatori abituali di mafiosi. Odio coloro che chiamano “cancro da estirpare” i magistrati che indagano sui colletti bianchi. Odio i servi dell’informazione e in genere tutti i manipolatori delle coscienze. Odio chi, detenendo ogni potere, fa la vittima per mantenere il consenso. Odio chi rimbambisce le menti labili con una propaganda falsa. Odio le leggi su misura, chi le impone, chi le scrive, chi le approva. Odio chi non vede la quotidiana violenza sui deboli e blocca la nazione per un graffio sul cerone. Odio i finti oppositori, i pavidi e i vigliacchi. Odio chi lucra sulla stupidità delle masse e, lucrando sempre più, ne genera sempre nuova. Odio chi mette sullo stesso piano dissenso e violenza. Odio chi criminalizza le opinioni e perfino le notizie. Odio chi parla di mandanti morali e indica i terroristi mediatici. Odio chi demonizza e fa la vittima della demonizzazione. Odio chi ruba e grida al giustizialismo. Odio chi ha distrutto la politica e denuncia l’antipolitica. Odio chi ci fa vergognare di essere italiani e ci chiama antitaliani. Odio chi definisce criminali un comico e un giornalista. Odio chi dà sempre la colpa agli altri e non si assume mai la responsabilità di niente. Odio i prepotenti, gli ipocriti e i venduti che ti danno lezione di morale. Odio chi li lascia fare. Odio chi denuncia il “clima di odio” senza rendersi conto di quanto odio ha seminato e fingendo di non sapere quanto sia motivata l’indignazione. Odio chi, simulando amore, istiga all’odio. Odio chi si propone come titolare unico dell’amore e della libertà. Odio chi trasforma l’amore e l’odio in categorie della politica. Li odio e continuerò serenamente a odiarli finché sarò padrone del mio cuore e della mia coscienza.

Non vorrei, ma anche io odio…

photo credit Hytok
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A scanso di equivoci, il titolo del post non è una esortazione eh…
Dell’Utri telefonò a mafiosi, risulta dai tabulati telefonici, già dai tempi della fondazione di Forza Italia.

ROMA, 16 DIC -‘Ho evidenze di telefonate di Dell’Utri ai mafiosi. Ci sono chiare prove che risultano dai tabulati, gia’ all’origine della fondazione di FI’. Lo ha rivelato Gioacchino Genchi, consulente informatico per diverse procure, ospite di Klaus Davi nel programma tv Klauscondicio. ‘Ho dei dati inconfutabili che dimostrano come appartenenti di spicco di Cosa Nostra abbiano preso parte alla genesi del partito in Sicilia,e direttamente collegati ai soggetti che hanno compiuto le stragi del ’93.
ansa.it

Non che non si sapesse già, ma ora a quanto pare si hanno le prove, e magari qualcuno ruscirà a capire il motivo per il quale vogliono impedire le intercettazioni telefoniche…
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